Cosa mangiare

Ma prima di tutto, cosa e quando bere. Facendo sempre riferimento a situazioni invernali o autunnali, una delle cose che capita più spesso di non considerare, è la necessaria idratazione del corpo quando fa freddo. Perché non viene in mente! Ma è una cosa fondamentale, che può avere ripercussioni anche gravi, perché la mancata idratazione può compromettere il controllo dei nostri muscoli. E in discesa questa non è certo una buona situazione in cui trovarsi. Quindi bere, bere acqua ad intervalli regolari. Sempre. D’estate viene in mente facilmente, d’inverno no. Un consiglio: non teniamo, se possibile, la bottiglietta d’acqua dentro lo zaino in un luogo inaccessibile: deve essere raggiungibile spesso e con comodità, senza obbligarci a fermarci. Portare sempre un litro o un litro e mezzo d’acqua.

Se non si hanno problemi particolari, per le escursioni che propongo io si può evitare l’uso di integratori salini: la natura ci regala frutta di ogni genere, che contiene in abbondanza tutti i sali che necessitano per le nostre uscite. Mangiamo quella.

Per quanto riguarda il cibo, suggerisco di fare una ottima colazione la mattina, prima di partire; della frutta secca o muesli come spuntino durante la mattina; una porzione di riso o farro con verdure al momento della pausa pranzo al sacco; una bella minestra di legumi misti la sera, per reintegrare proteine e sali senza appesantire l’organismo. Avendo cura di averla preparata magari la sera precedente, in modo che quando si torna a casa dall’escursione, il tempo di farsi una doccia ed è già bella calda sul piatto.

Mai partire a stomaco vuoto! Mi è capitato di accompagnare una escursionista che ad un certo punto è andata in crisi glicemica (portate con voi almeno un paio di bustine di zucchero per queste emergenze), confessandomi candidamente di essere digiuna.

Il momento del pranzo al sacco è uno dei momento più conviviali della giornata e va gustato. Capita spesso che le persone portino biscotti, cioccolata, dolcetti vari da offrire al resto della compagnia. Evitiamo di abbuffarci con queste cose, prendendo solo piccole porzioni di quello che ci viene offerto. Eventualmente possiamo prendere anche quello che non abbiamo intenzione di mangiare al momento, e metterlo tra le cose da sgranocchiare più avanti durante la giornata.

Ovviamente non sono un nutrizionista, e queste indicazioni di massima partono dal buonsenso, dall’esperienza e dalla mia visione del mondo e della vita (avrete notato che non ci sono prodotti di origine animale…).

Ognuno è ovviamente libero di fare come crede, e di consultare gli esperti in materia.